Vediamo cos’è l’Ernia al Disco, di cosa si tratta esattamente, quali sono le cause e come si cura…
Cos’è l’Ernia al Disco?
L’Ernia al Disco è la fuoriuscita di materiale del nucleo polposo del disco intervertebrale. Questa fuoriuscita è causata dalla rottura delle fibre dell’anello fibroso che vanno a comporre le pareti del disco.
L’Ernia al Disco, dunque, si ha con la rottura del disco per colpa di questa fuoriuscita. L’uscita del nucleo polposo diventa causa di compressione delle radici nervose.
La conseguenza primaria è la comparsa di infiammazione e dolore. Dal punto di vista anatomica, quest’uscita non può più rientrare.
Di conseguenza, anatomicamente parlando, non è possibile una guarigione spontanea, ma va invece trattata la zona con uno specifico trattamento. Non sempre, inoltre, è necessaria la chirurgia.
Come si cura un’Ernia al Disco?
L’ernia al disco si cura mediante trattamenti conservativi, chirurgici e mini-invasivi. L’esercizio è sicuramente una strada da percorrere per limare dolore e infiammazione.
Tra i trattamenti conservativi troviamo:
- Fisioterapia;
- Manipolazioni vertebrali;
- Massaggi;
- Educazione posturale.
Può essere necessario il trattamento chirurgico e l’utilizzo di medicinale, al fine di alleviare dolore e infiammazione, oltre a ridurre l’ernia stessa.
I tempi per il recupero, con l’utilizzo di trattamenti conservativi, variano dalle 4 alle 6 settimane. Qualora non fosse così, potrebbe essere necessario intervenire con un trattamento più invasivo.
Ma prima di intervenire chirurgicamente o con l’utilizzo di specifiche medicine, può essere consono attendere dai 3 ai 6 mesi, a seconda della gravità del trauma.
Il professionista che si occupa di effettuare la riabilitazione è il fisioterapista, il cui scopo è quello di mantenere il paziente attivo, senza il rischio di esercizi errati che possano allungare tempi di recupero o aumentare il dolore.
Quali sono i sintomi?
Sono diversi i sintomi dell’Ernia al Disco. Vediamo nel dettagli quelli più comuni e quelli più rari.
I sintomi più comuni sono:
- Dolore al collo, alle braccia o al dorso;
- Cruralgia;
- Gambe dolenti;
- Formicolio al braccio, alla testa o alle gambe;
- Ipostenia;
- Mal di schiena;
- Reumatismi;
- Stenosi vertebrale.
I sintomi meno comuni sono:
- Atrofia e paralisi muscolare;
- Atassia;
- Dolore al tallone, al collo, al gomito o all’anca;
- Insonnia;
- Iperlordosi;
- Parestesia;
Cosa non fare in caso di Ernia al Disco?
Le cose da non fare in caso di ernia al disco sono relative a movimenti azzardati e ad attività fisiche brusche e, contemporaneamente, molto intense.
Tutti quei movimenti, bruschi, che sollecitano la colonna vertebrale, come torsioni, saltelli, balzi e comportamenti in iperlordosi nella fascia lombare.
Corsa, bodybuilding e ginnastica aerobica ad alta intensità sono sconsigliate. Attenzione, però. Non significa non potere più fare attività fisica.
Vuol dire far attenzione al movimento che si compie. La palestra è, certamente, una delle attività da evitare. Vuoi far palestra? Falla facendoti seguire da un professionista, al fine di effettuare ogni singolo movimento in maniera corretta.
Quanto può durare il dolore?
Non c’è un tempo standard identificativo della durata del dolore. Può durare pochi giorni come arrivare anche al mese e mezzo.
In molti, moltissimi casi il dolore guarisce da solo, col tempo. In altri, invece, è necessario affidarsi a professionisti con trattamenti specifici e conservativi.
Cosa fare per capire se si ha l’Ernia al Disco?
Per capire se si ha a che fare con l’ernia al disco è necessario affidarsi al medico curante o ad un medico specialista, mediante la valutazione dei sintomi e della storia clinica del paziente.
Nei casi dubbi, ci si affida a strumentazioni che confermino quanto ipotizzato dallo specialista. Questi strumenti sono:
- Elettromiografia;
- Risonanza magnetica;
- Tomografia computerizzata;
- Radiografia.
Come prevenirla?
Per prevenire un’eventuale ernia al disco è importante compiere azioni del quotidiano che comportino uno stile di vita sano e attivo.
La pratica della regolare attività sportiva è un ottimo modo di prevenzione, così come il sollevamento di oggetti che sia svolto in modo corretto.
Lo stretching, quindi un corretto riscaldamento, è fondamentale per evitare queste disgraziate conseguenze, così come mantenere un peso corporeo ideale.
Il materasso che si utilizza per dormire, il modo in cui ci si siede quotidianamente e una corretta postura sono altri fattori di prevenzione.
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