Dal 2003, con la Klinika dei traumi sportivi, abbiamo iniziato a seguire squadre di Calcio, Pallavolo, Basket, Sci Alpino e Runner. Abbiamo capito l’importanza di supportare uno sportivo a 360 gradi di fronte ad un infortunio.
Distorsioni, contusioni, fratture ossee, infiammazioni tendinee, lesioni muscolari, lesioni legamentose e tendinee, traumi alla colonna vertebrale sono i traumi più comuni a cui uno sportivo può andare incontro.
Ogni trauma deve essere valutato da un medico specialista in ortopedia, per poi presentarsi al nostro centro sportivo con una diagnosi e una prescrizione di cura ben definita. La nostra Mission è organizzare un percorso di cura eticamente corretto e coerente con le richieste del medico specialista.
Nella Klinika dei traumi sportivi, quelli al ginocchio più comuni sono le lesioni del Legamento Crociato Anteriore, del Legamento Collaterale Mediale, del Menisco Mediale (più del Laterale), le Sindromi Femoro-Rotulee (soprattutto nel sesso femminile) e le Lesioni da Stress Meccanico più frequenti son le Lesioni Cartilaginee e l’Artrosi.
DISTORSIONE AL GINOCCHIO
La distorsione al ginocchio è tra gli infortuni più frequenti nella traumatologia dello sport, soprattutto in alcune discipline quali calcio, pallacanestro, sci e pallavolo. È ricorrente anche in seguito ad incidenti stradali. Nel caso degli automobilisti, si tratta soprattutto di distorsione del ginocchio da trauma diretto da cruscotto; mentre nei motociclisti è causata da traumi da caduta.
ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE (LCA)
La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) è molto frequente in chi pratica sport di alto impatto come calcio, sci, volley e basket.
ROTTURA DEI LEGAMENTI COLLATERALI (LCM, LCL)
La rottura dei legamenti collaterali (LCM, LCL) si verifica solitamente quando la gamba viene sollecitata verso l’interno o verso l’esterno. È particolarmente frequente, perché questi movimenti anomali si verificano in molte attività sportive.
FRATTURA DEL PIATTO TIBIALE
La frattura del piatto tibiale può variare in base alla serietà dell’infortunio: da minime depressioni del piatto tibiale o piccoli distacchi che non richiedono trattamenti chirurgici, a quadri complessi con dislocazione dei frammenti e necessità di osteosintesi chirurgiche.
GONARTROSI O ARTROSI DEL GINOCCHIO
L’artrosi del ginocchio o gonartrosi è un processo molto frequente, prevalentemente degenerativo, caratterizzato dall’usura e dall’invecchiamento, ma si può manifestare anticipatamente se originata da lesioni traumatiche non trattate correttamente in età giovanile.
LESIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE (LCP)
Il meccanismo di rottura del LCP è spesso rappresentato da infortuni di contatto con applicazione di una forza che agisce anteriormente sulla gamba determinando una traslazione posteriore della tibia tale da superare la resistenza meccanica di questo legamento.
ROTTURA DEL MENISCO
La rottura del menisco può verificarsi durante i movimenti combinati di flessione e rotazione tipici delle distorsioni traumatiche. Una lesione può verificarsi però anche in seguito ad un banale movimento o spontaneamente nelle persone più anziane per degenerazione della cartilagine e perdita di elasticità.
LUSSAZIONE DELLA ROTULA
La lussazione della rotula, soprattutto quella esterna è abbastanza frequente. In alcuni casi è legata ad una predisposizione congenita di “non allineamento” per cui spesso si presentano episodi recidivanti; in altri casi è un fenomeno acuto legato all’entità dello stress traumatico.
FRATTURA DELLA ROTULA
La frattura della rotula è spesso causata da un trauma diretto e nella maggior parte dei casi si tratta di fratture trasverse.
ROTTURA DEL TENDINE ROTULEO
La rottura del tendine rotuleo si presenta più spesso in soggetti giovani e sportivi con tendinosi degenerative e in soggetti anziani che affrontano sforzi improvvisi senza avere una adeguata preparazione. La rottura dei tendini può essere parziale o totale.
TENDINOPATIA ROTULEA
La tendinopatia rotulea è una patologia molto frequente nella popolazione sportiva presente nella klinika dei traumi sportivi, e colpisce maggiormente gli atleti che esprimono forza esplosiva (pallavolo, basket e atletica leggera).
SINDROME FEMORO-ROTULEA
La sindrome femoro-rotulea è costituita da un insieme di alterazioni morfofunzionali che determinano l’insorgenza di dolore anteriore di ginocchio.
LESIONI CARTILAGINEE
L’insorgenza di lesioni cartilaginee è frequente per un meccanismo di usura determinato dalla ripetizione di certi movimenti, o in seguito a traumi veri e propri. Un’erosione della cartilagine, più o meno profonda, viene chiamata condropatia e provoca un alterato scorrimento dei capi ossei che si traduce in dolore, gonfiore e difficoltà di movimento.
SINDROME DI OSGOOD-SCHLATTER
L’apofisite tibiale anteriore detta anche sindrome di Osgood-Schlatter è più frequente negli atleti adolescenti maschi (10-13 anni) che spesso sono cresciuti rapidamente. È attribuibile ad un sovraccarico abnorme sulla cartilagine in accrescimento che causa delle microfratture del nucleo osseo apofisario.
SINDROME DELLA BANDELLETTA ILEO-TIBIALE
La sindrome della bandelletta ileo-tibiale si presenta con un quadro infiammatorio cronico che interessa l’ultimo tratto della fascia lata (bandelletta o tratto ileotibiale) dove può verificarsi un attrito meccanico che genera uno stato infiammatorio doloroso che si acutizza nei movimenti di flesso-estensione del ginocchio.
LA SPALLA è l’articolazione più mobile ma anche la più instabile, per questo motivo presenta una serie di infortuni comuni come:
- l’instabilità associata alle fratture della testa omerale e lesioni legamentose
- le lesioni tendinee della cuffia dei rotatori
- la sindrome da impigment acromion-omerale
- le infiammazioni tendinee.
SLAP LESION
Slap Lesion si indica la condizione anatomica di lesione del margine antero-superiore del cercine glenoideo
ROTTURA DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE OMERALE
La rottura del capo lungo del bicipite omerale coinvolge più spesso la sua porzione prossimale.
LUSSAZIONE DELLA SPALLA (GLENO-OMERALE)
La lussazione gleno-omerale rientra nel quadro dell’instabilità della spalla assieme alla sub-lussazione ed alla “patologia da iperlassità”
SINDROME DELLO STRETTO TORACICO
Comprende una serie di sindromi, spesso bilaterali, determinate dalla compressione di strutture nervose e/o vascolari da parte di strutture ossee o muscolari.
LESIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
Nel 90% dei casi la rottura è di natura degenerativa (soprattutto nei soggetti meno giovani) mentre nel 10% è di natura traumatica (soprattutto nei soggetti più giovani).
LUSSAZIONE DELLA CLAVICOLA (ACROMION-CLAVEARE)
L’articolazione acromion-claveare (AC) è dotata di capsula rinforzata da un robusto complesso di legamenti e con un disco fibrocartilagineo.
IMPINGEMENT (SINDROME DA CONFLITTO SUB-ACROMIALE)
Questo fenomeno è definito sindrome da conflitto subacromiale e, a lungo andare può comportare la comparsa di calcificazioni estremamente dolorose associate alla progressiva degenerazione del tendine fino alla rottura. Il dolore insorge anche di notte.
FRATTURA DELL’OMERO
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsulaed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.
CAPSULITE ADESIVA
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsulaed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.
FRATTURA DELLA CLAVICOLA
Le fratture della clavicola sono tra le più comuni cause di lesioni ossee. La frattura si localizza più di frequente al passaggio fra terzo medio e laterale (80%) che è il punto più debole. Quando la frattura è completa il frammento mediale si porta in alto per azione dello sternocleidomastoideo mentre il frammento laterale va in basso per l’azione del deltoide e del peso del braccio.
INSTABILITÀ DELLA SPALLA
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsula ed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.
KLINIKA TRAUMI SPORTIVI: I TRAUMATISMI ALLA COLONNA VERTEBRALE SI DISTINGUONO IN
ERNIA DEL DISCO LOMBARE
Il disco intervertebrale è come un cuscinetto ammortizzatore interposto tra due vertebre contigue. È composto da un nucleo polposo centrale ricco d’acqua, ed un rivestimento esterno fibroso che lo contiene chiamato anulus. Generalmente alterazioni croniche, dovute ad una degenerazione dei tessuti, provocano un rimaneggiamento del nucleo polposo ed una mutazione strutturale dell’ anulus con cedimento delle lamine del tessuto fibroso.
STENOSI DEL CANALE LOMBARE
Con il termine di “stenosi del canale lombare” si identifica un riduzione del diametro del canale vertebrale con graduale compressione e sofferenza del midollo spinale e delle radici nervose. Raramente è una caratteristica congenita, più frequentemente è acquisita nel tempo. L’instaturarsi di questa condizione è causa dell’evoluzione di processi degenerativi come fenomeni spondilosici e spondiloartrosici, comparsa di ernie discali, fattori traumatici con fratture vertebrali.
FRATTURA DELLE VERTEBRE LOMBARI
La sintomatologia delle fratture amieliche consiste nel dolore locale, nell’impotenza o nella limitazione funzionale e nelle alterazioni posturali/antalgiche della colonna, la quale può essere deviata in cifosi o in scoliosi, in rapporto al tipo ed all’entità della frattura.
SPONDILOLISI – SPONDILOLISTESI
La spondilolisi è un’alterazione della morfologia del rachide lombare che consiste nell’interruzione di continuità dell’istmo vertebrale. Se l’istmo si interrompe da entrambi i lati, il corpo vertebrale tende a scivolare in avanti sul corpo della vertebra sottostante producendo una spondilolistesi.
LOMBALGIA
Il termine generico lombalgia raggruppa una serie di patologie che generano “mal di schiena”, ovvero dolore risentito a livello dei muscoli e delle ossa della schiena.
DORSALGIA
Le cause più frequenti di dolore a questo livello sono una ipercifosi o un crollo vertebrale osteoporotico. Entrambe sono patologie prevalentemente riscontrabili nei pazienti anziani che con l’avanzare dell’età tendono a “curvarsi in avanti”.
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